Si è recentemente riunito a Berlino il gruppo W20. W20 è un gruppo di interesse della società civile che ha lo scopo di rappresentare il "contraltare" del G20 per quel che riguarda le politiche di genere. E' attivo dal 2015 e si propone come obiettivo la riduzione di almeno del 25% il divario di genere nella partecipazione al mercato del lavoro entro il 2025.
Come più volte ricordato dal Coordinamento per le Pari opportunità e politiche di genere della Uil, la riduzione del divario di genere rappresenta, oltre che una evidente istanza di natura sociale, anche il mezzo per trascinare fuori dalla crisi economica i paesi che ne sono ancora vittima; basti pensare che l' Istat stima in 2,7 milioni il numero di donne che dovrebbero entrare nel mondo del lavoro per allineare il nostro paese alla media europea di occupazione femminile.
Evidentemente, il raggiungimento di tale obiettivo genererebbe un effetto volano positivo per la creazione di ulteriori posti di lavoro in particolare nei settori della cura e dell' assistenza alla persona, mansioni tipicamente svolte dalle donne nel nostro paese. Conforta sapere che anche il governo del Giappone si sta muovendo attivamente su questo asse di intervento, con politiche specifiche di settore.
Il coordinamento pari opportunità e politiche di genere della Uil chiede al governo italiano di accentuare gli sforzi nella direzione della maggiore partecipazione delle donne nel mondo del lavoro, essendo l' Italia ben lontana dagli obiettivi della strategia di Lisbona che prevedeva l' impegno almeno del 60% delle donne entro il 2010.
