“Sulla previdenza così non va. La Legge di Bilancio manca l’obiettivo di continuare a reintrodurre principi di equità e giustizia nel sistema previdenziale. Dopo mesi di confronto con i sindacati il Governo ha fatto marcia indietro anche sulle proposte che aveva presentato relative alle pensioni dei giovani e delle donne.”
Lo ha detto il Segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, a margine di un seminario sul riformismo organizzato presso la sede del sindacato di via Lucullo. “Inaccettabile – ha continuato Proietti - è l’idea di voler applicare il legame all’aspettativa di vita che porterebbe l’età di accesso alla pensione a 67 anni che la Germania raggiungerà solo nel 2030. Questo sarebbe un accanimento insopportabile nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici e continuerebbe a bloccare il turn over nel mercato del lavoro con grave danno per i giovani.
La UIL insieme a tutto il sindacato è impegnata a far valere la realistica proposta di congelare questo adeguamento ed esaminare settore per settore il reale incremento dell’aspettativa di vita che negli ultimi anni secondo tante autorevoli fonti è addirittura diminuito.”
Roma, 17 ottobre 2017