Si celebra oggi la “Giornata Mondiale della Giustizia Sociale”, istituita dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU).
Affinchè ci sia giustizia sociale è indispensabile che vengano riconosciuti e rispettati i diritti altrui, senza distinzione di genere, razza, etnia o disabilità.
Ancora oggi, purtroppo, nonostante questo principio fondamentale sia esplicitamente scritto nell’Articolo 3 della nostra Costituzione, in Italia siamo ancora lontani dal raggiungere una tale condizione. A differenza dell’Europa dove cresce non solo l’economia, ma anche la giustizia sociale, che sta per uguaglianza, partecipazione dei cittadini, accessibilità, In Italia il divario fra Nord e Sud incide negativamente e ciò fa si che l’Italia si posizioni negli ultimi posti della classifica europea: sui 28 Paesi dell’Ue, l’Italia è 25esima.
Anche l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), pone l’accento sulle tematiche che mirano a garantire l’uguaglianza sui luoghi di lavoro; il dialogo sociale può ridurre le distanze, favorire il benessere sociale e la giustizia per tutti, riuscendo a far venir meno le disuguaglianze.
Pari opportunità: ambito col quale sottolineiamo l’importanza di mettere l’accento sulla condizione femminile, il mondo dei giovani, le realtà dei diversamente abili, l’integrazione degli stranieri. Di questi temi, oltre al superamento degli stereotipi che riguardano la contrapposizione uomo-donna occorre dirigersi verso la costruzione di una giustizia sociale che offra pari opportunità di accesso ai diritti a chiunque.
