Si celebra oggi la Giornata Mondiale per la consapevolezza dell’autismo; sebbene siano trascorsi ben 11 anni dalla sua istituzione, la strada verso la realizzazione della piena inclusione e non discriminazione è ancora ai primi passi.
L’autismo è una disabilità particolare, difficile da diagnosticare, in quanto non è immediatamente percepibile; infatti le persone che ne sono affette non possono essere individuate attraverso l’aspetto fisico, presentando solitamente difficoltà nel linguaggio, nella comunicazione, nelle relazioni sociali e nel comportamento.
In Italia abbiamo assistito solo negli ultimi anni ad una tenue attenzione attorno a questa patologia, pensiamo alla legge n° 134/2015, il suo inserimento all’interno dei nuovi LEA, l’istituzione con la legge di stabilità 2016 del “Fondo per la cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico “(originariamente di 5 milioni, e portato a 10 milioni per gli anni 2019/2020 con la legge di bilancio 2018), ma nonostante ciò è necessario che venga compiuto uno sforzo maggiore dalle istituzioni, affinché il diritto ad una vera presa in carico e ad una vera integrazione non rimanga solo enunciato sulla carta.
E’ necessario che queste persone e le loro famiglie possano affidarsi a servizi territoriali che siano competenti, attrezzati e in grado di rispondere alle loro necessità, attraverso una presa in carico completa che realizzi un percorso d’inclusione e partecipazione, servizi poi che si rendono indispensabili soprattutto quando, al termine del percorso di studi, i ragazzi vengono lasciati nelle mani delle sole famiglie.
L’obiettivo della giornata è quello di accendere i riflettori su questa disabilità, affinchè vengano promossi e incentivati percorsi di ricerca e diagnosi, si realizzi un miglioramento dei servizi offerti ,e vi sia finalmente un superamento delle discriminazioni e dell’isolamento di cui, purtroppo, sono vittime le persone autistiche e i loro familiari.
Roma, 2 Aprile 2018