L’influenza nascosta della scolarizzazione superiore sulle migrazioni
Asher Daniel Colombo, Gianpiero Dalla Zuanna
L’accelerazione dell’immigrazione in Italia a partire dagli anni ’90 ha spiegazioni complesse, tra le quali ha un posto centrale la debolezza demografica del Paese. Gianpiero Dalla Zuanna e Asher Colombo individuano nello squilibrio per titolo di studio tra le generazioni una causa, finora poco studiata, della crescente domanda di manodopera poco qualificata e, al contempo, dell’aumento dell’emigrazione dei giovani italiani.
Le migrazioni non forzate dipendono – in larga misura – da fattori economici, in particolare dagli squilibri di sviluppo e prospettive fra la zona di partenza e quella di arrivo. Tuttavia, fra i fattori di attrazione migratoria, sono importanti anche quelli demografici. Una zona tende a diventare attrattiva quando i lavoratori in uscita sono più numerosi dei nuovi potenziali lavoratori, ossia quando la popolazione in età 20-24 è meno numerosa rispetto a quella in età 60-64. In Italia ciò è avvenuto a partire dalla fine del XX secolo. Oggi in Italia, ogni anno, ci sono meno di 80 nuovi potenziali lavoratori ogni 100 potenziali pensionati...
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