E’ sempre più urgente riflettere sugli ultimi, le tante persone che soffrono la fame e che vivono nella povertà. Le giornate mondiali, come quella di oggi, sono da monito: rifiutare la miseria e riportare l’ attenzione verso coloro che vivono in sofferenza.
La povertà e la miseria colpiscono sempre più soggetti, piegandoli a privazioni materiali ed economiche, alla possibilità di scelta, di relazioni, di libertà.
Dobbiamo cogliere il senso profondo di queste giornate per un’ulteriore riflessione sulle nostre azioni tese a favorire l’inclusione e la solidarietà.
Oggi più che mai sono necessarie politiche di contrasto allo spreco, di sostegno alla pace, di accesso alle risorse, di lotta all’esclusione sociale e lavorativa.
Dobbiamo rivendicare il diritto all’uguaglianza e sollecitare i Governi ad intraprendere serie politiche sul lavoro per garantire integrazione, restituire dignità e rimettere al centro la persona e i suoi bisogni valorizzando il capitale umano.
Roma, 17 ottobre 2018