: comunicato Stampa del 29/11/2018
La Tunisia verso la parità uomo-donna sui diritti ereditari
La Tunisia verso la parità uomo-donna sui diritti ereditari
29/11/2018  | PariOpportunità.  

 

Prosegue il difficile iter della coraggiosa proposta di legge sull'uguaglianza di genere per i diritti legati all’ eredità, elaborata dalla Commissione delle libertà individuali e dell'uguaglianza di genere (Colibe) e fortemente voluta dal presidente della Repubblica, Beji Caid Essebsi.

 

Pochi giorni fa il Consiglio dei ministri tunisino, presieduto dallo stesso capo dello Stato, ha approvato il disegno di legge in questione che verrà presentato a breve in commissione parlamentare e poi all'aula per il voto.

 

Un passaggio che la presidente della Colibe, l'avvocato militante, Bochra Belhaj Hmida, ha definito 'storico' e che farebbe della Tunisia il primo Paese arabo a garantire pari diritti tra uomo e donna in ambito ereditario, regolato dal diritto islamico per tradizione.

 

Nella proposta di legge si prevede che detta uguaglianza non venga imposta ma "chi vuol rinunciare al suo diritto è libero di farlo", ha detto ancora la presidente della Colibe.

 

Il cammino verso l'approvazione della legge sulla parità in eredità in Tunisia non sarà facile. Tutti i settori tradizionalisti e conservatori della società e della politica hanno già espresso la loro contrarietà, così come i custodi della religione, in primis l'autorità religiosa egiziana di Al-Azhar al Cairo.

 

Nell'Islam infatti la questione ereditaria rappresenta una sorta di tabù, poiché nel Corano è scritto espressamente che alle donne spetta la metà dell'eredità rispetto all'erede maschio. Per questo motivo, la Bekhaj Hmida, ha anche ricevuto minacce di morte da parte di estremisti e conservatori.