Condividiamo la linea intrapresa dal Governo, tuttavia ribadiamo che le risorse messe in campo sono ancora insufficienti, perché per troppi anni il problema del dissesto idrogeologico non è stato affrontato in maniera strutturale, ma solo in termini emergenziali a seguito dei vari disastri che si sono purtroppo verificati nel nostro Paese.
Affinché, quella che il Presidente del Consiglio Conte ha definito “terapia del territorio”, possa condurre a risultati efficaci, efficienti, durevoli e sostenibili, c’è bisogno di coinvolgere non solo i Ministeri competenti, ma anche le Parti Sociali. Queste ultime, sfruttando la capillarità delle loro articolazioni, potrebbero dare un contributo concreto potendo segnalare le criticità del territorio e proporre soluzioni adeguate. Pertanto è indispensabile realizzare tra tutti i livelli istituzionali nazionali e regionali, una strategia nazionale e di sistema.
Roma, 28 febbraio 2019