GIORNATA MONDIALE DELLA SALUTE  - Silvana ROSETO
Roseto: “Occorre cambiare il modo di fare salute”
“Andare al di là della cura e promuovere corretti stili di vita”
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07/04/2019  | Sindacato.  

 

 

Si celebra oggi la Giornata Mondiale della Salute che quest’anno l’OMS ha deciso di dedicare ad un tema al quale troppo spesso viene attribuito un ruolo residuale, ossia il movimento e l’attività fisica.

 

Nonostante i dati a disposizione, continua ad essere sottovalutata la pericolosità della sedentarietà, basti pensare che questa è responsabile del 6% dei morti nel mondo, rappresentando la quarta causa di mortalità nel mondo occidentale. In Europa sono circa 1 milione i decessi all’anno legati all’inattività, e il nostro Paese dà il suo contributo a questo trend negativo  con i suoi circa 88.000 decessi all’anno.

 

La non adeguata attenzione alla tematica è conseguenza diretta di una percezione “settoriale” della salute che viene vista quasi totalmente collegata al momento della cura dalle patologie, dimenticando che essa è anche prevenzione. Fare prevenzione non vuol dire, a sua volta, solo sottoporsi a visite mediche e a percorsi di screening, ma anche cambiare e migliorare gli stili di vita.  Uno stile di vita che voglia dirsi corretto deve prevedere un’adeguata attività fisica che non necessariamente deve essere connessa ad una pratica sportiva,  ma significa più semplicemente “educarsi a compiere scelte responsabili”, ad iniziare ad esempio dal non utilizzo, quando possibile, dell’automobile negli spostamenti.

 

La diffusione della cultura motoria  non solo ha delle positive ricadute sul benessere psico-fisico e sociale  delle persone, ma va ad incidere anche in termini di riduzione dei costi sociali diretti e indiretti legati alla sedentarietà. L’attività fisica infatti oltre a rappresentare un investimento per la prevenzione delle malattie croniche e per il miglioramento della salute, ha effetti positivi sulla società e sull’economia: si stima che un aumento dei livelli di attività fisica praticata dalla popolazione potrebbe determinare un risparmio di circa 2 miliardi di euro per il nostro SSN.

 

 

Roma, 7 aprile 2019