Non che si intuisse bene cosa stava accadendo, ma si coglieva certamente il disagio, la preoccupazione, l'incertezza. Il virus si presentava in alcune zone del nord Italia, che venivano chiuse. E con esse bloccate le attività artigianali, lavoratrici e lavoratori sospesi dal lavoro.
CONFARTIGIANATO, CNA, CASARTIGIANI, CLAAI e CGIL, CISL, UIL, forze sociali, datoriali e sindacali, del Comparto artigiano, responsabilmente in quelle ore sottoscrissero una intesa: l'accesso alle protezioni di FSBA in modo esteso, la messa a disposizione di tutta la macchina operativa della bilateralità, la pronta e immediata disponibilità di tutte le risorse risparmiate e messe da parte negli anni per assicurare la cassa integrazione ai dipendenti e sostegno alle aziende. Ma anche Sanarti e Fondartigianato e tutte le altre realtà della bilateralità artigiana vengono impegnate ad agire, per quanto di competenza.
Come poi la vicenda si è srotolata in questo anno... lo sappiamo tutti bene.
Ma a distanza di un anno da quel accordo, ripubblicarne il testo richiama ORGOGLIO e IMPEGNO RINNOVATO. Perché, ahimè, non è bastato un anno per sconfiggere la pandemia, piangere i lutti, sostenere aziende in crisi, assicurare cassa integrazione, lavorare in sicurezza, progettare la ripartenza.
