Non che nel frattempo non si sia fatto nulla, anzi: la Pariteticità artigiana con gli RLST in prima linea per verificare le condizioni di sicurezza e per la ripartenza sicura, i delegati di bacino ovunque fra i lavoratori e fianco degli addetti e per il conseguimento delle prestazioni, il Fondo di Sanità integrativa ad erogare sussidi e ora impegnato a concorrere alla vaccinazione, Fondartigianato con specifici piani di formazione e qualificazione delle maestranze, gli Enti Bilaterali Regionali concreti nel rimodulare e assicurare prestazioni, e, soprattutto, il Fondo di Solidarietà Bilaterale a gestire la cassa integrazione nell'intero comparto (750.000 lavoratori protetti, di 212.000 imprese, 2,2 miliardi erogati).
La UIL ARTIGIANATO sempre presente e attiva: almeno 30 webinar sui temi più diversi, formazione, incontri, presidio dei luoghi della bilateralità e della partecipazione.
Ma RIVEDERSI e INCONTRARSI DI PERSONA era un traguardo atteso e agognato, anche perché è un segnale della auspicata uscita dalla fase pandemica e di difficoltà economiche, produttive, occupazionali. Problemi ce ne sono molti, tanti gli impegni fra rinnovo dei contratti nazionali e regionali, fine del blocco dei licenziamenti, gestione degli interventi della bilateralità, rappresentanza delle istanze di lavoratrici e lavoratori.
E progetti, pure, ce ne sono tanti: immediati per questa fase di riapertura, per l'autunno di intensa ripresa dell'attività, per la più lunga prospettiva.
Di tutto questo, e di molto altro come consueto, UIL ARTIGIANATO discuterà nella riunione fissata fra tre settimane.
E, nel frattempo, SABATO 26 GIUGNO ANCHE LE LAVORATRICI ED I LAVORATORI DEL COMPARTO ARTIGIANO SARANNO IN PIAZZA CON CGIL, CISL E UIL. Perché le preoccupazioni, le rivendicazioni, le proposte del Sindacato sono comuni, di tutti, trasversali a settori economici o comparti produttivi. E tutti siamo impegnati a discuterne, rappresentarle, sostenerle nell'azione del nostro Sindacato.