In sede di audizione presso la Commissione programmazione economica e bilancio del Senato sul "Sostegni Ter", la Uil ha espresso alcune perplessità in merito agli interventi sugli ammortizzatori sociali contenuti nel provvedimento. Nello specifico riteniamo errato non prorogare le integrazioni salariali con causale Covid ed escludere alcuni settori, come il tessile, che ancora scontano le criticità pandemiche. Pensiamo, inoltre, che il provvedimento possa creare difficoltà per i fondi bilaterali di natura trasversale, come il fondo artigiano e quello dei lavoratori in somministrazione.
Per quel che riguarda, poi, gli interventi in campo energetico in favore delle imprese, li riteniamo positivi nonostante siano misure "tampone" e non strutturali. Più specificamente, riteniamo che il credito di imposta per i costi energetici delle imprese energivore debba diventare strutturale, prevedendo anche un'aliquota più alta, a patto che le imprese beneficiarie mettano in campo investimenti per l'efficientamento energetico dei cicli produttivi. In merito alla tassazione degli extraprofitti da fonti rinnovabili, condividiamo l'intervento necessario, anche se mette in luce l'assoluta illogicità del sistema di determinazione dei prezzi elettrici spot agganciati ai prezzi del gas.
Positivo è il parere della UIL sulla riduzione dei sussidi, ambientalmente dannosi, per il settore ferroviario.
In merito, infine, ai bonus per l'edilizia, consci dell'importanza di avere uno strumento così massiccio per una forte e diffusa riqualificazione degli immobili, che oggi causano il 20% circa delle emissioni di Co2, e pur ritenendo positivo il limite di una sola cessione del credito, pensiamo sia fondamentale prevedere una revisione organica di tutto lo strumento che lasci ampi spazi ad abusi e meccanismi collusivi fra cliente e fornitori, che ha visto tante irregolarità sotto vari aspetti, a partire dalle normative in materia di sicurezza sul lavoro.
Roma, 10 febbraio 2022