Il Giudice del Lavoro di Vicenza ha ordinato all’azienda F.lli Stanghellini S.R.L. l’integrale applicazione del CCNL UNIC per i dipendenti del settore conciario e della lavorazione della pelle e del cuoio, e, con ciò, di consentire a UILTEC, FILCTEM, FEMCA di convocare assemblea e di riconoscere la RSA UILTEC UIL, nella piena facoltà e di svolgere funzioni sindacali.
“Una pronuncia importante che segna una vittoria su tutta la linea, quindi, e che riporta i principi di legalità, trasparenza e corretto svolgimento delle relazioni sindacali in un settore da sempre di storica eccellenza per il made in Italy”.
Così la Segretaria Confederale Uil Tiziana Bocchi e il Segretario Generale Uiltec Paolo Pirani commentano la buona notizia. L’azione ex-art. 28 della legge 300/70 ha avuto il suo esito: pieno accoglimento dell’istanza sindacale e condanna chiara e netta del comportamento antisindacale. Questo, a fronte del tentativo dell’azienda di applicare un contratto diverso stipulato da altre Organizzazioni non rappresentative, con evidenti penalizzazioni di diritti e di salario per le lavoratrici e i lavoratori del settore.
“Come già certificato da INPS e CNEL - continuano Bocchi e Pirani - in Italia abbiamo troppi contratti pirata firmati da Associazioni datoriali e sindacati di scarsa o nulla rappresentatività che alterano la sana contrattazione. La maggior parte delle lavoratrici e dei lavoratori è coperta da Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro sottoscritti da Uil, Cgil, Cisl, ma la presenza di contratti al ribasso dal punto di vista economico e normativo, è certamente un ostacolo che inficia le normali relazioni. “La Uil è sempre in prima linea contro il dumping contrattuale che comprime la dinamica salariale e favorisce cattiva occupazione. Basta accordi capestro. La decisione del Tribunale di Vicenza costituisce un altro tassello fondamentale per ristabilire quel sistema di regole e di rappresentanza che difende il buon lavoro”, concludono Bocchi e Pirani.
Roma, 25 marzo 2022