La filiera dei buoni pasto, che ha assunto in questi anni una sempre maggiore funzione economica e sociale, con l’iniziativa odierna vede convergere su alcune proposte tutti gli attori coinvolti: lavoratori, imprese e consumatori.
Nel convegno "Gare sostenibili ed eque per l'intera filiera dei Buoni Pasto", la segretaria confederale della Uil Tiziana Bocchi le ha riassunte sostenendo, innanzitutto, l’esclusione del criterio del massimo ribasso, che deve essere sostituito nel T.U. di prossimo recepimento delle direttive europee sugli appalti e concessioni con quello dell’offerta economica più vantaggiosa costruita sul rapporto, trasparente, qualità/prezzo; la riduzione del numero delle attuali 35mila stazioni appaltanti, che negli altri paesi europei sono notevolmente inferiori con una conseguente diminuzione dei fenomeni di corruzione; la necessità di un’assunzione di responsabilità di tutta la filiera a garanzia e tutela dell’occupazione, del reddito e della corretta applicazione dei contratti di lavoro e nella costruzione di un sistema di partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori nelle fasi di espletazione delle gare degli appalti con funzioni di controllo di applicazione corretta di tutte le norme necessarie.
E', inoltre, un dato positivo l'innalzamento, dal luglio prossimo, da 5,29 a 7 euro della decontribuzione per le imprese e della defiscalizzazione per i lavoratori, del buono pasto elettronico.
La maggiore diffusione di questo strumento deve essere sempre più coniugata con un elevato livello del servizio messo in campo a garanzia, trattandosi di offerta alimentare, della qualità dei prodotti e della salute dei consumatori.
Roma, 25 marzo 2015