Il calo della produzione industriale ha una delle sue cause principali nell'asfittica domanda interna: si produce di meno perché si vende di meno e ciò accade perché il potere d'acquisto di lavoratori e pensionati resta ancora al palo. Bisogna, dunque, ridurre la tassazione, da un lato, e rinnovare i contratti, dall'altro. A quest'ultimo proposito, vale la pena ricordare che sono circa 12 milioni i lavoratori che attendono il rinnovo del proprio contratto. Se si operasse in questa direzione, molta parte di quelle risorse potrebbe essere orientata verso i consumi: ne beneficerebbero, così, anche il sistema delle imprese e l'economia del Paese. Rinnovare i contratti, insomma, conviene a tutti.
Roma, 5 agosto 2016