Le modifiche apportate al ruolo di vigilanza e di intervento dell’Anac segnano la volontà del Governo di non essere intenzionato a percorrere fino in fondo la strada della legalità, della trasparenza e delle regole chiare e condivise negli appalti.
Purtroppo va nella stessa direzione anche la decisione di innalzare a 2 milioni di euro il limite sotto il quale poter procedere alle gare al massimo ribasso. In questo modo, per la maggior parte degli appalti, ci ritroveremo a fare i conti con l’utilizzo di materiali e strumenti inadeguati e con la mancata correttezza delle retribuzioni.
Se è questa la scelta del Governo allora non ci dovremmo stupire se vedremo ancora crollare i cavalcavia.
Roma, 21 aprile 2017