A partire dalle ore 9:00 di oggi, era previsto il secondo "click day", Decreto flussi 2023, per gli ingressi dei lavoratori stranieri nel settore dell'assistenza familiare e sociosanitaria.
Come già accaduto in passato, a causa di problemi di carattere tecnico al Portale dei Servizi del Ministero dell'Interno, Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione, il servizio non è stato da subito raggiungibile, causando difficoltà agli utenti per l'invio tempestivo delle domande.
Un disservizio prevedibile, visto l'elevato numero di istanze precompilate nei giorni scorsi tramite il "Portale Servizi ALI" (oltre 86mila domande a fronte di 9.500 quote di ingresso disponibili) come avevamo annunciato con largo anticipo ai Ministeri interessati.
Più in generale, come affermiamo da anni, si conferma che questo sistema per consentire l'ingresso legale dei lavoratori non comunitari non funziona. Peraltro, non è degno di un Paese avanzato affidarsi a una sorta di "lotteria" telematica, come è quella del click day, per l'assunzione di lavoratori che servono già da oggi a far funzionare il sistema produttivo del Paese.
Ferma restando la necessità di una riforma normativa, se si vuole continuare a ricorrere a questo criterio, occorre garantire a tutti i soggetti interessati di poter concorrere in modo paritario, per rispetto nei confronti sia dei datori di lavoro sia delle centinaia di operatori del Patronato che hanno lavorato alacremente in questi giorni per fornire assistenza e si sono trovati, al momento dell'invio delle istanze, impossibilitati ad adempiere questo servizio.
Invitiamo nuovamente il Ministero dell'Interno e gli altri Ministeri interessati a convocare le parti sociali per un confronto per trovare soluzioni a questi problemi, al fine di evitare che si ripresentino anche in occasione del prossimo click day che ci sarà il 7 febbraio 2024.
Roma, 4 dicembre 2023