Come ogni anno, purtroppo, è un momento per “fare il punto della situazione”, e anche quest’anno abbiamo registrato oltre 1.500 morti tra i migranti solo nel Mediterraneo.
Tuttavia, il 2024 sarà ricordato anche come l’anno che ha segnato l’introduzione di tentativi di esternalizzare la detenzione dei migranti, come dimostra l’hotspot aperto dall’Italia in Albania. Contemporaneamente — e non a caso — il 2024 è anche un anno segnato dalla significativa ascesa dei movimenti di estrema destra in tutto il mondo occidentale, uniti principalmente dallo sfruttamento populista della questione migratoria.
Nel frattempo, le autorità europee stanno cercando di rispondere. Purtroppo, le soluzioni proposte finora rischiano di essere inefficaci nel contrastare l’ormai noto egoismo delle imprese e, soprattutto, nel difendere i diritti umani delle persone disperate in fuga da fame, guerre e catastrofi.
La storia ci insegna che i cosiddetti approcci di “sicurezza” purtroppo conducono solo a più morte e disperazione.
Invece di accogliere la forza lavoro di cui abbiamo bisogno e le giovani famiglie essenziali per rivitalizzare le nostre società, rischiamo di importare disagio sociale, esponendo queste persone ingiustamente e in maniera sproporzionata a sfruttamento e illegalità.
Oggi 18 dicembre pubblichiamo un video che spiega tutto questo — un lavoro che riteniamo ben fatto. Vi chiediamo di condividerlo il più possibile affinché la voce della CES risuoni in tutta Europa — unita, forte e chiara:
La CES dice no e promuove politiche alternative per l’accoglienza, l’inclusione e la solidarietà!