Roma, 12 febbraio 2025 – Anche quest’anno il Click Day per il Decreto Flussi 2025 si è rivelato un disastro annunciato, mettendo in ginocchio migliaia di utenti e dimostrando l’assoluta inadeguatezza del sistema. Il blocco del portale del Ministero dell’Interno e i gravi malfunzionamenti evidenziati, hanno lasciato i richiedenti in una situazione di stallo totale e reso quasi impossibile l’invio delle domande. Questo ennesimo fallimento dimostra l’urgenza di una riforma profonda del sistema, che non può più essere lasciato in balia dell’improvvisazione e dell’incapacità gestionale.
Nella giornata odierna erano disponibili 77.000 quote per lavoro stagionale, di cui 61.432 già precompilate nei mesi precedenti. Tuttavia, l’elevatissimo volume di richieste ha mandato in tilt il sistema informatico, evidenziando le profonde inefficienze di un meccanismo che si basa sulla velocità di invio piuttosto che su una reale programmazione dei fabbisogni occupazionali.
La Uil denuncia il fallimento della precompilazione, introdotta per ridurre il caos, ma che invece ha aggravato le distorsioni del sistema. Molte domande precompilate sono state gestite da intermediari, favorendo un mercato parallelo dei permessi di soggiorno. L’assenza di controlli adeguati ha lasciato spazio a speculazioni e irregolarità nei contratti proposti. La programmazione delle quote è avvenuta senza un’effettiva analisi dei fabbisogni lavorativi del Paese. Piccole imprese, aziende agricole e famiglie sono state penalizzate rispetto a chi ha potuto affidarsi a professionisti per la presentazione delle domande.
Per la Uil, il decreto flussi è ormai uno strumento inefficace e pericoloso, poiché alimenta il mercato illegale dei permessi senza garantire una vera gestione dei flussi migratori. Chiediamo con urgenza il superamento di questo meccanismo e l’introduzione di forme di ingresso diversificate, eque ed efficaci, che tengano conto delle reali esigenze del mercato del lavoro italiano.
La Uil ribadisce la necessità di riaprire un tavolo di confronto a Palazzo Chigi per una riforma strutturale che metta fine alle storture dell’attuale sistema e garantisca una gestione trasparente e funzionale dell’immigrazione lavorativa.
Santo Biondo
Segretario Confederale Uil
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