La signora si è rivolta allo sportello Mobbing e Stalking di Palermo per impugnare il licenziamento ingiustamente intimatole dall’Azienda presso cui era dipendente nel dicembre del 2014.
Durante i colloqui svoltisi con la responsabile del centro di ascolto, Adriana Aronadio, e la psicologa, Dott.ssa Maria Elena Tantillo, la Sig.ra delinea uno scenario di assoluta incomunicabilità tra la stessa e il direttore del suo settore, con la messa in atto da parte di quest’ultimo di una serie di comportamenti ostili e di vessazioni incomprensibili. In seguito a tali circostanze, viene meno la collaborazione necessaria ad un buon andamento lavorativo.
La dipendente viene inoltre rimossa dal servizio cui era addetta ed assegnata, inspiegabilmente, ad altre mansioni, senza peraltro ricevere né alcuna spiegazione circa l’avvenuto cambiamento di attività.
Tutto ciò ha determinato nella Signora un profondo scoramento e una profonda frustrazione, amplificati principalmente dal fatto di non conoscere le ragioni che abbiano determinato una tale decisione da parte del Direttore e di non ricevere alcuna relativa spiegazione nonostante ella l’abbia sollecitata più volte. Tale situazione, che si è protratta per diverso tempo, ha profondamente influito sulla serenità sia personale che familiare della Signora che, precipitata in uno stato di profonda prostrazione psicologica, decide di rivolgersi al nostro Centro Ascolto per essere supportata psicologicamente e legalmente.
La vicenda si è quindi conclusa positivamente con la decisione del Giudice del Lavoro di Palermo che accoglie l’impugnativa del licenziamento e condanna l’azienda a riassumere la lavoratrice.