Si è svolta questa mattina, 29 maggio 2017, presso la sala Alphaville di Campobasso, l'evento conclusivo del progetto "Differenti ma pari", realizzato dall'Associazione Liberaluna Onlus e dall'Assessorato alla Cultura e alle Pari Opportunità del Comune di Campobasso. Tra i partners del progetto anche il Centro di Ascolto della Uil Molise.
La Responsabile regionale, Carmela Amura, nel suo intervento ha sottolineato come i Centri di Ascolto della Uil condividano l'obiettivo di giungere alla sconfitta delle discriminazioni e della violenza in genere e di genere, attraverso la prevenzione, la quale può realizzarsi solo mediante l'educazione al rispetto della diversità di ciascun individuo, senz'altra distinzione.
La Responsabile regionale ha chiarito come la Uil abbia puntato l'azione dei suoi Centri sull' "ascolto", elemento indispensabile della comunicazione, la cui mancanza nell'odierna società genera problematiche che troppo spesso sfociano in tragedie. Occorre educare i giovani ad una concezione diversa delle relazioni, in specie quelle sentimentali, abbandonando l'immagine ancestrale della donna-mamma, che accudisce e soggiace, una visione antica e patriarcale della famiglia ove l'uomo è il "tutore" o peggio il "padrone".
La famiglia è il primo luogo ove si inizia a riempire il contenitore dell'individuo, ma spesso è inadeguata. L'invito ai ragazzi presenti che hanno partecipato al progetto, è stato quello di portare nelle loro famiglie quello che hanno appreso, di essere protagonisti nel voltare pagina, di farsi essi stessi "formatori", cosi come avviene quando aiutano i genitori nell'uso del cellulare o del pc. Loro, i ragazzi, nativi digitali, non possono essere portatori di valori arcaici, ma devono essere volano per il cambiamento!