Ieri a Cisterna di Latina è avvenuta l’ennesima tragedia: una donna è stata ferita a morte e le due figlie sono state uccise da un uomo che non voleva riconoscere la libertà di separarsi alla moglie. Questa tragedia si poteva prevenire perché la donna si era recata dai superiori dell’uomo, ricordiamo che era un carabiniere e che aveva la pistola di ordinanza, facendo esposti e denunciandolo per stalking.
Ci lascia sgomenti il fatto che nessuno abbia accertato la reale pericolosità dell’uomo.
I segnali di una tragedia ci sono sempre e vanno sempre analizzati.
Ci chiediamo perché quest’uomo aveva a disposizione l’arma.
Ci chiediamo ancora una volta perché le istituzioni non riescono a prevenire le tragedie annunciate.
Le Istituzioni devono valutare i fattori di rischio quando vengono a conoscenza di fatti gravi.
Partendo dal presupposto che le donne devono denunciare alle forze dell’ordine le violenze che subiscono ribadiamo che dal canto loro le forze dell’ordine devono mettere in campo tutte le azioni per prevenire le tragedie e proteggere le donne.
Personalmente so quanto le forze dell’ordine lavorino per prevenire i femminicidi e per questo la tragedia avvenuta ieri a Cisterna mi lascia ancora di più esterrefatta.
Le Istituzioni devono creare una rete efficace perché solo così il nostro Paese potrà rispondere alle richieste delle donne che subiscono violenza.
