La cronaca registra, ormai quotidianamente, casi di lavoratori e lavoratrici morti o infortunati per cadute dall'alto o mentre utilizzavano macchinari o strumenti pericolosi. Ieri è morto Filippo, 18 anni, per un'accetta usata per il taglio del sughero che gli è stata fatale.
I dati INAIL, pubblicati questa mattina, relativi ai primi 6 mesi del 2022, confermano un aumento vertiginoso di queste tristi statistiche, che evidenziano come anche nelle fasce di età più basse l'aumento sia ormai costante.
382.288 le denunce di infortunio nel complesso, tra gennaio e giugno di quest'anno, in crescita di quasi il 50% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
È inaccettabile che si continui a morire sempre per le stesse cause e per gli stessi problemi oramai cronicizzati. Occorrono fatti e non parole: formazione prima dell'avvio dell'attività lavorativa del neo-assunto che porti ad acquisire una seria consapevolezza e conoscenza dell'ambiente di lavoro e dei suoi rischi; vigilanza preventiva e non a incidente avvenuto. Ma soprattutto TOLLERANZA ZERO per chi ancora non applica la normativa.
Roma, 29 luglio 2022