Si è appena concluso il tavolo con il Ministero del Lavoro sulla patente a crediti, dove sono state illustrate le proposte di integrazione e modifica al testo del Decreto, in fase di conversione in Legge. Come Uil, insieme alla Feneal Uil, pur avendo apprezzato alcuni importanti passi avanti, che avevamo fortemente rivendicato, come il riconoscimento dell’eguale trattamento economico e normativo non inferiore a quello previsto nei contratti stipulati dalle sole Organizzazioni Sindacali comparativamente più rappresentative e aver ridotto le soglie per le sanzioni sulla mancata applicazione della congruità negli appalti pubblici e privati a 70.000€, riteniamo che permangono molte criticità e mancanze.
In primis, riteniamo che l’estensione della patente a tutti i settori e le tipologie di impresa sia assolutamente prioritaria, oggi ancora di più se pensiamo alla tragedia accaduta ieri al Lago di Suviana. 3 lavoratori morti, 4 dispersi, 5 gravemente feriti, che non operavano certo nei cantieri temporanei o mobili e per i quali auspichiamo venga presto fatta giustizia. Tra le cose che ancora non vanno, oltre alla mancanza di un sistema di qualificazione per le imprese continuiamo a dire che la SOA non può essere alternativa alla patente a crediti, ma essere solo parte della premialità nel punteggio della patente.
Crediamo che la vita di una persona non può valere solo 20 punti e che la vita di più persone, come quelle strappate alle famiglie nella tragedia di Firenze non possano valere complessivamente solo 20 punti. Vogliamo la reintroduzione del cartellino identificativo per chi entra nei siti produttivi per poter verificare la regolarità del rapporto di lavoro. Chiediamo l’estensione completa del codice degli appalti pubblici al settore privato, la definizione dei decreti attuativi ancora mancanti dal Decreto 81/2008. Chiediamo che non si vada al lavoro senza aver fatto formazione per tutti, ma soprattutto per chi ha contratti precari.
Vogliamo che venga abbattuta la precarietà nel lavoro e lo sfruttamento delle persone più deboli. Domani saremo in tante piazze italiane per scioperare, manifestare e chiedere norme serie e condivise e perché il tema della salute e sicurezza sul lavoro sia un tema prioritario non solo di Uil e Cgil, ma di tutta la politica e del governo. Siamo pronti a fare proposte.
Roma, 10 aprile 2024