“La relazione dell'onorevole Chiara Gribaudo, presidente della commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, a un anno dalla strage di Brandizzo, pone al centro della discussione alcuni temi che la nostra Organizzazione sostiene”. Lo ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese.
"L'organizzazione del lavoro fa la differenza sulla salute e sulla sicurezza di lavoratrici e lavoratori: la si può e la si deve modificare anche con l'analisi degli infortuni o mancati infortuni. I tempi ristretti - ha precisato Veronese - la costante ricerca dell'abbattimento dei costi, i carichi di lavoro eccessivi, la mancata vigilanza, la consapevolezza dei rischi: sono tutte questioni centrali".
"La Uil chiede da tempo che negli appalti privati si applichi il codice degli appalti pubblici e che termini la possibilità dei subappalti a cascata dove la sicurezza sul lavoro spesso è solo scritta nelle carte. L'appaltante - ha sottolineato Veronese - non può lavarsi le mani di quanto avviene alle aziende a cui appalta e questo deve valere fino alla fine della catena degli appalti. Servono più ispettori, più formazione e un albo nazionale della formazione che imponga di avere una data certa per le giornate effettuate: necessario per evitare il mercato dei certificati comprati dopo un infortunio".
"Inoltre - ha proseguito la sindacalista della Uil - abbiamo la necessità di avere una Procura speciale che abbia le competenze per trattare i casi di infortunio e chiediamo che venga istituito il reato di omicidio sul lavoro. Serve giustizia per i famigliari delle vittime, servono azioni concrete e un confronto con il governo che a oggi non c'è, se non con confronti tecnici su provvedimenti specifici peraltro già decisi. Un cambio di passo serio - ha concluso Veronese - è quello che chiediamo: siamo pronti a dare il nostro contributo".
Roma, 12 settembre 2024