Nella riunione odierna della Cabina di regia sul PNRR, convocata dal Ministro Fitto con le Parti sociali, abbiamo chiesto un'accelerazione della spesa effettiva del Piano e maggiore trasparenza nell'accesso ai dati finanziari che riguardano la messa a terra dei progetti.
Infatti, i dati "pubblici" che riguardano la messa a terra dei progetti e la spesa certificata, contenuti nella terza relazione al Parlamento sullo stato di attuazione del PNRR, sono aggiornati al 24 febbraio del 2023.
Abbiamo poi sottolineato la necessità, perché siano rispettate tutte le scadenze del Piano, di un programma di assunzioni nella Pubblica Amministrazione centrale e locale, a tempo indeterminato, di personale specializzato, unitamente a un piano di formazione e aggiornamento degli attuali dipendenti.
Permangono intatte tutte le nostre perplessità sulla rimodulazione dei progetti del PNRR, in particolare di quelli relativi alle infrastrutture.
Il nostro Paese ha una grande necessità: va definito un piano infrastrutturale, soprattutto nel Mezzogiorno, con un cronoprogramma preciso con data inizio e fine lavori.
Poi, con la rimodulazione del Piano, operata nello scorso mese di luglio, temiamo che sia fortemente a rischio la quota del 40% delle risorse al Mezzogiorno che noi, tra l'altro, già ritenevamo insufficienti per ridurre i divari tra Nord e Sud.
Tra l'altro, con l'utilizzo del Fondo Sviluppo e Coesione per finanziare i progetti usciti dal PNRR, si rischia di dare al Sud risorse già assegnate a questa parte del Paese.
Sull'occupazione di giovani, donne e disabili, permane sempre il tema di rivedere le deroghe negli appalti pubblici per garantire effettivamente le assunzioni della quota del 30%.
Ultimo, ma non meno importante, il tema della partecipazione e del dialogo sociale che non può esaurirsi in riunioni puramente informative senza avere la possibilità di entrare nel merito delle questioni.
Roma, 6 dicembre 2023