È gravissimo questo ennesimo assalto alla libertà di scelta della donna: l'emendamento al DL PNRR che apre la strada per la presenza delle associazioni pro-life nei consultori è un ulteriore colpo alla legge 194/1978. Una legge che, di fatto, si sta smantellando pezzo per pezzo: conosciamo tutte e tutti i dati sull'obiezione di coscienza e sappiamo che spesso le donne sono costrette ad andare in un'altra regione per poter accedere a una interruzione volontaria di gravidanza.
Prima la proposta di legge per obbligare i medici a far sentire alle donne che vogliono abortire il battito del feto, ora questo emendamento: in questo caso, c'è l'aggravante del voto di fiducia chiesto dal Governo sul testo di conversione del decreto.
Sono queste le priorità del Governo per la salute e per la salute delle donne in particolare? In Italia i consultori, pubblici e privati, sono solo il 73% di quanto richiesto dalla legge, che ne prevede uno ogni 20.000 abitanti. Un servizio essenziale per la popolazione, che oramai si tiene in piedi solo grazie al grande impegno delle professioniste e dei professionisti che ci lavorano.
E, parlando di salute delle madri e dei bambini e bambine che portano in grembo, hanno provato, i membri del Governo, a prenotare un'ecografia morfologica con il SSN? In alcune città viene dato l'appuntamento dopo sette o otto mesi, per un esame che va fatto al quinto mese di gravidanza. Praticamente bisogna prenotarlo prima ancora di riuscire a rimanere incinta! Di quei bambini, di quelle madri, non si preoccupano?
Sabato saremo in piazza anche per rivendicare la tutela dei diritti riproduttivi delle donne, la libertà di scelta, l'autodeterminazione. Non lasceremo che spazi protetti e preziosi come sono i consultori possano diventare luoghi dove viene compromessa la libertà delle donne.
Roma, 16 aprile 2024