31/07/2020
Contrattazione.
Quando si firma un rinnovo contrattuale è sempre un’ottima notizia, per i lavoratori, perché aumentano il loro potere d’acquisto, e per l’economia, perché si possono incrementare i consumi. È una buona notizia, inoltre, anche alla luce degli odierni dati drammatici, diffusi dall’Istat, relativi al Pil di cui si prevede un calo a doppia cifra senza precedenti: investire sul lavoro e sui lavoratori è l’unica carta che abbiamo per uscire da questo baratro. Fortuna che ci sono imprenditori ancora consapevoli del valore e della funzione anti ciclica del contratto nazionale.
È preoccupante e inaccettabile, invece, che altri, come molte delle associazioni aderenti a Federalimentare, non avendolo firmato, dimostrino di non credere nelle potenzialità delle imprese e dei loro dipendenti. Dunque, sembra proprio che Confindustria non intenda rinnovare i contratti. Sappia, però, che così si alimenta solo la recessione e lo scontro sociale.
Roma, 31 luglio 2020