"Abbiamo proclamato uno sciopero generale perché siamo convinti che le condizioni reali del Paese abbiano bisogno di risposte concrete".
Alla vigilia dell'incontro con il governo a Palazzo Chigi, il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, torna sulle ragioni dello sciopero e lo fa rispondendo a una domanda in occasione della trasmissione "Restart", in onda questa mattina su Rai3.
"Il recupero della perdita del potere d'acquisto del 16% di salari e pensioni è una priorità e, poi, ci sono i temi della sicurezza sul lavoro, del fisco, della sanità e delle pensioni: su questi punti - ha sottolineato Bombardieri - i sindacati che hanno proclamato lo sciopero si ritengono insoddisfatti. Questo è un Paese complicato: qualche anno fa, qualcuno dava la colpa ai sindacati per la mancata crescita dei salari, ma - ha rimarcato il leader della Uil - ora che stiamo facendo una battaglia per far recuperare la perdita del potere d'acquisto veniamo definiti estremisti. Peraltro, la conferma del cuneo fiscale, non fa crescere i salari, ma consolida solo quello che è già in busta paga, cosicché quella di gennaio 2025 sarà uguale, se non addirittura di poco inferiore, a quelle di quest'anno. Ad oggi - ha concluso Bombardieri - non ci sono i margini per modificare la manovra, che è stata presentata come blindata, e il confronto con il governo di domani sera, purtroppo, partirà da questo presupposto".
Roma, 4 novembre 2024