“Le proposte recentemente avanzate dalle principali associazioni datoriali su una più corretta definizione di come e cosa si debba intendere per ’maggiore rappresentatività comparata’, anche per le imprese, al fine della corretta individuazione dei Ccnl da applicare negli appalti pubblici, rappresenta una novità importante nel merito e nel metodo”. Lo affermano, in una nota, i segretari generali di Cgil e Uil, Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri.
“In particolare - proseguono i leader delle due Confederazioni - a fronte di criteri proposti dal Governo, nel correttivo del Codice Appalti non condivisibili e che rischiano di alimentare dumping contrattuale e concorrenza sleale a danno di lavoratori ed imprese serie, è necessaria una definizione complessiva dei criteri sulla corretta misurazione nella definizione di organizzazioni sindacali e datoriali ’comparativamente più rappresentative’”.
Per Landini e Bombardieri: “Una definizione che per quanto ci riguarda deve essere completata da quanto definito dagli accordi interconfederali sottoscritti da Cgil, Cisl e Uil, sulla misurazione della rappresentanza delle organizzazioni firmatarie dei singoli contratti nazionali; questo per garantire sia alle lavoratrici e ai lavoratori che alle imprese, un sistema di relazioni industriali fatto di regole chiare e trasparenti”.
“Per queste ragioni - aggiungono i segretari generali di Cgil e Uil - siamo disponibili ad un confronto nel merito, con le associazioni di imprese firmatarie del documento presentato il 28 novembre scorso (Abi, Ania, Confcommercio, Confcooperative, Confindustria e Legacoop), affinché si possa addivenire ad una comune sintesi per una proposta più complessiva da sottoporre alle istituzioni”. “Ci auguriamo, qualora vi fosse la disponibilità di tutte le principali forze sociali ad avviare questo confronto, che il Governo si dimostri rispettoso delle prerogative di chi rappresenta il mondo del lavoro e delle imprese, cancellando dalle attuali proposte di modifica del Codice le norme oggetto del confronto stesso”, concludono Landini e Bombardieri.
Roma, 5 dicembre 2024