“Bisogna promuovere, tra le imprese e tra i lavoratori, una cultura della prevenzione sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Così il leader della UIL nel corso del convegno organizzato da UILTEC su questi temi dal titolo ‘Amiamo la vita’. Il numero delle vittime sul lavoro in Italia è ancora molto alto – ha affermato il Segretario generale della UIL - in un Paese civile come il nostro non possiamo più permettercelo”.
Davanti a una platea di 1000 RLS e alla presenza, tra gli altri, del Presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, del Segretario generale UILTEC, Paolo Pirani, Barbagallo ha ribadito che è necessario investire ogni risorsa in formazione e informazione, snellire le procedure, ma fare le verifiche. A tal proposito, per il numero uno della UIL, mancano 150 nuovi ispettori del lavoro. Sulle sanzioni si dovrebbero punire le aziende recidive, quelle del lavoro nero, quelle del caporalato, quelle dove non si riesce a far passare una cultura della prevenzione e della sicurezza, dunque servono sanzioni esigibili per chi approfitta. Quanto a un'assicurazione di cittadinanza, per Barbagallo va pensata una copertura che interesserebbe quelle fasce che oggi svolgono altre attività, come le donne casalinghe''. Con l'innovazione tecnologica aggiunge, ''si lavorerà più da casa e avremo nuove malattie professionali”.
Roma, 26 settembre 2019