ISTAT SU OCCUPAZIONE  - Ivana VERONESE
Veronese: «Anche se i dati sono soddisfacenti, occorre intervenire con politiche mirate»
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09/01/2020  Occupazione.  

 

 

L’andamento dell’occupazione continua ad essere nel tempo fluttuante e nel mese di novembre occorre segnalare due dati positivi: incremento, seppur ancora flebile, degli occupati e un tasso di occupazione del 59,4% che non si registrava da decenni.

 

La variazione tendenziale in positivo dell’occupazione è dovuta alla sola componente subordinata, che mostra un aumento di 325 mila unità di lavoro, di cui l’87,1% a tempo indeterminato. Questa tipologia contrattuale sembra recuperare quota rispetto ad un passato non troppo lontano in cui la costante crescita del lavoro a termine stava mettendo a rischio la qualità dei posti di lavoro.   

 

Vi è, inoltre, un aspetto, abbastanza preoccupante, che si sta manifestando da tempo e che emerge anche dagli indicatori relativi al mese di novembre: la flessione degli occupati nella fascia intermedia di età, che sembra fare il paio con la discesa dell’occupazione indipendente, a fronte di una crescita occupazionale degli under 34 e degli over 50.

 

Anche se alcuni indicatori occupazionali di novembre appaiono abbastanza soddisfacenti, non solo non bisogna abbassare la guardia, ma occorrerà intervenire con politiche mirate all’inclusione nel mercato del lavoro di oltre 2,5 milioni di persone che sono in cerca di un’occupazione e di ulteriori 13 milioni di persone inattive.

 

 

Roma, 9 gennaio 2020