«Tempestiva, la Ministra del Lavoro, a dar seguito all’impegno di decretare l’assegnazione di tutte le risorse, in un colpo solo, al Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato. L’avevano richiesto i leader delle forze sociali del comparto, lo sollecitavano imprese e dipendenti ai prefetti, nelle piazze, sui giornali». È questo il commento di Ivana Veronese, Segretaria confederale UIL, alla notizia della firma del decreto che destina 516 milioni al pagamento della cassa integrazione agli artigiani. «Ora deve essere accelerata la burocrazia a valle della decisione: la volta precedente, dal decreto ai soldi sui conti di FSBA sono passati quindici giorni.»
«Occorre però conferire altre risorse a FSBA. Con il mezzo miliardo di ieri si arriverà a pagare a malapena il mese di aprile. Servono subito almeno altrettanti soldi per erogare la cassa integrazione a lavoratrici e lavoratori sospesi dal lavoro a maggio, giugno, in molti casi anche ora. C’è lo specifico fondo di salvaguardia (di due miliardi e passa) previsto nell’ultimo decreto, oppure andranno necessariamente stanziate risorse fresche per supportare le imprese e proteggere i lavoratori. Le aspettiamo in un prossimo provvedimento, quello stesso decreto che deve allungare il periodo di cassa integrazione fruibile entro la fine dell’anno.»
«Tutto il sistema dell’Artigianato - ha proseguito la Segretaria confederale della Uil - si sta muovendo con dignità ed efficienza, pur nella difficilissima situazione, anche sul versante degli ammortizzatori sociali. È stato il primo ad agire concretamente, anticipando somme ingenti messe da parte negli anni per le prestazioni ordinarie, ha accolto tutte le imprese (anche quelle che nel tempo hanno evaso un preciso obbligo di contribuzione previsto dalla legge, poi si provvederà alla regolarizzazione) e tutelato anche i loro dipendenti, ha messo a pieno regime una macchina organizzativa, centrale e regionale, che consentirà ad esempio, anche questa volta, di distribuire agli aventi diritto le centinaia di milioni entro due giorni. Purché arrivino.»
«Non è sempre vero che piccolo è bello. Ma quando le non estese dimensioni vogliono dire specializzazione, efficienza, capacità di risposta alle necessità del comparto, non c’è alcuna necessità di riforme che accorpino, facciano sparire le specificità, massifichino». Anche questo, la Uil, andrà a dire alla Ministra nell’incontro di giovedì prossimo nella sede di confronto per la riforma degli ammortizzatori sociali.
Roma, 18 luglio 2020