Abbiamo appreso la notizia della chiusura delle indagini relative alla vicenda giudiziaria che sta coinvolgendo alcune aziende del food delivery. Atteso che valuteremo nel merito la vicenda, intanto, ribadiamo che quanto avvenuto conferma, per l'ennesima volta, che il modello di business delle piattaforme del food delivery non è più tollerabile.
Non c'è più tempo da perdere: assunzioni e diritti subito, basta con precarietà e sfruttamento. I riders sono lavoratori subordinati e ad essi devono essere applicate le tutele del CCNL della Logistica. Solo cosi si ridà, finalmente, la giusta dignità di «lavoratori» ai riders, una professione che, in special modo in questo periodo sta rivestendo sempre più un ruolo fondamentale nella vita dei cittadini e che merita di vedersi riconosciute giuste ed eque tutele sia normative che economiche.
Roma, 24 febbraio 2021