Per ora leggiamo solo di anticipazioni a mezzo stampa del prossimo Decreto Sostegno, in attesa di una convocazione da parte del Governo sui temi del lavoro.
La preoccupazione è alta poiché abbiamo troppe lavoratrici e lavoratori in attesa di sapere se strumenti fondamentali per la tenuta occupazionale e del loro reddito, saranno nuovamente messi in campo e per quanto tempo.
C'è assoluta necessità ed urgenza di prorogare, per tutto l'anno 2021, la cassa integrazione Covid velocizzandone l'erogazione, il blocco dei licenziamenti senza distinzioni per attività e le deroghe alle causali dei contratti a tempo determinato, anche in somministrazione.
Particolare attenzione va, inoltre, posta per tutte quelle lavoratrici e tutti quei lavoratori che in questi mesi hanno e continuano ad essere più vulnerabili di altri, anche a causa del procrastinarsi del fermo delle attività in cui operano. Si tratta di quella parte di occupazione caratterizzata da carriere lavorative discontinue e frammentate. La misura di "sostegno" in questo momento non può che essere l'indennità Covid ferma al Decreto Ristori Quater.
Inoltre, ricordiamo che ci sono tantissime lavoratrici e lavoratori che attendono la proroga della Naspi essendo difficile una ricollocazione in un momento critico come questo e, soprattutto, in presenza di un sistema di politiche attive che è in attesa di essere rivisto.
Non vanno inoltre dimenticate le diverse misure emergenziali di conciliazione vita-lavoro. Su questo versante chiediamo con estrema urgenza la proroga dei congedi retribuiti per le lavoratrici e lavoratori con figli in quarantena scolastica o in DAD, nonché la proroga del bonus baby sitter per tutti quei genitori che operano nei servizi essenziali e che hanno figli in DAD.
Ed infine, ma non per ultime, vanno confermate le misure per le lavoratrici e lavoratori fragili che non possono svolgere il lavoro in smart-working, prevedendo che tale periodo resti neutro dal periodo di comporto.
Dal prossimo Decreto Sostegno ci aspettiamo che tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori, nessuno escluso, abbiano la loro dignitosa misura di sostegno al reddito, poiché il superamento non traumatico di questo difficilissimo periodo, dipenderà da quanto si è fatto per scongiurare una profonda crisi sociale.
Roma, 9 marzo 2021