È stato pubblicato il 15° report nazionale relativo ai contagi sul lavoro da Sars-Cov-2/Covid-19, che rileva i dati dall'inizio della pandemia al 31 marzo 2021.
Sono 165.528 le denunce di contagi sul lavoro ovvero, un quarto del totale delle denunce di infortunio sul lavoro pervenute all'Inail dal gennaio 2020 e 551 i decessi, circa un terzo del totale dei decessi sul lavoro segnalati all'Istituto, sempre dal gennaio 2020.
In linea con quanto emerso dai report precedenti, anche in quest'ultimo si evince che in ambito lavorativo la "seconda ondata" di contagi ha avuto un impatto più intenso della prima. Circa due terzi delle denunce di infortunio (66%) si sono registrate tra ottobre 2020 e marzo 2021, mentre le denunce di decessi si sono concentrate soprattutto nella "prima ondata" (il 62,8% dei casi nel trimestre marzo-maggio 2020).
Tra i dati più rilevanti che emergono dal report, vi è senz'altro quello relativo al calo dei contagi in ambito sanitario, nel bimestre gennaio-febbraio 2021, segno degli effetti positivi della campagna vaccinale in questo settore. Per la prima volta dall'inizio della pandemia, i dati sui contagi nel settore scendono sotto il 50% a fronte, tuttavia, di un incremento in altri settori, come i trasporti, i servizi di alloggio e ristorazione, il commercio e i servizi di informazione e comunicazione, dove, complessivamente si è registrato il 20% delle denunce totali.
Questo dato, a pochi giorni dalla Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro, che si celebrerà il 28 aprile p.v., e ancora di più, a seguito della sottoscrizione, il 6 aprile scorso, del Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all'attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro, ci porta a riflettere sull'importanza delle vaccinazioni come misura di prevenzione anche per le lavoratrici e i lavoratori.
La diminuzione dei contagi in ambito sanitario e l'aumento significativo, invece, nei settori che ad oggi non rientrano fra le prime categorie a cui è destinata la vaccinazione, in base all'ordine di priorità stabilito dal Piano strategico nazionale dei vaccini, dimostra come sia quanto mai urgente accelerare la capacità vaccinale anche attraverso l'implementazione a livello territoriale.
Ci auguriamo, quindi - soprattutto alla luce delle prossime riaperture, che avranno luogo in base a quanto disposto dal DL n. 52, pubblicato nella giornata di ieri - che il Protocollo per la vaccinazione nei luoghi di lavoro, risultato importante per la ripresa, in sicurezza, delle attività sociali e lavorative, possa trovare presto attuazione.
Roma, 23 aprile 2021