SINDACATO  - PierPaolo BOMBARDIERI
Bombardieri: Su questioni importanti, il Governo non ha dato le risposte che attendevamo
Il leader della UIL spiega le ragioni dello sciopero
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07/12/2021  Sindacato.  

 

 

"Abbiamo apprezzato il lavoro costante fatto dal Presidente Draghi e alcuni risultati che siamo riusciti ad ottenere, ma riteniamo che il Governo su questioni importanti che abbiamo sollevato non abbia dato tutte le risposte che ci aspettavamo: ed è per questo che abbiamo indetto 8 ore di sciopero generale". È quanto ha dichiarato il leader della Uil, PierPaolo Bombardieri, nel corso della conferenza stampa, convocata insieme al numero uno della Cgil, Maurizio Landini, per illustrare le ragioni e le modalità dello sciopero generale proclamato dalle due organizzazioni sindacali, per protestare contro la manovra economica varata dal Governo.

 

"Nel nostro Paese - ha proseguito Bombardieri - non tutto va bene: aumentano i poveri e le diseguaglianze, servono più risposte per i giovani disoccupati, per i lavoratori precari, per chi rischia di perdere il posto di lavoro, per chi lavora e ha grandi difficoltà, per gli anziani. Queste persone ci hanno chiesto di rappresentare la loro delusione, le loro speranze, e il desiderio che, dopo la pandemia, si possa ripartire in modo diverso, con più rispetto della vita e della dignità del lavoro. In particolare, su due grandi temi, quello della riforma fiscale e quello della riforma del welfare ci hanno chiesto di sostenere la necessità di intervenire per dare risposte precise e più puntuali alle esigenze maturate durante una fase così difficile e complessa. Ebbene - ha sottolineato il leader della Uil - ci sembra che i toni usati in queste ore tendano ad attribuire ad una manifestazione democratica il carattere di uno scontro. Ricordo che lo sciopero è un diritto riconosciuto dalla Costituzione. Lo ricordo a chi, oggi, dice che siamo irresponsabili e a chi ha dimenticato che la Costituzione riconosce il diritto di non essere d'accordo e di protestare pacificamente. Vorremmo che questo fosse un Paese normale, nel quale discutere e confrontarsi con chi decide e rappresentare chi soffre - ha concluso Bombardieri - senza essere accusati di spaccare il Paese o di provocare una rivoluzione".

 

 

Roma, 7 dicembre 2021