05/09/2023
Sindacato.
Parliamo di digitalizzazione, intelligenza artificiale eppure, nel 2023, 5 operai sono morti in un tragico incidente. Dobbiamo investire sulle nuove tecnologie perché garantiscano la salvaguardia della sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici.
Ci aspettavamo che almeno il Protocollo sottoscritto tra INAIL e Ferrovie dello Stato portasse a qualche miglioramento, ma nulla.
Sono le parole della Segretaria confederale Uil, Ivana Veronese, del Segretario generale Feneal Uil, Vito Panzarella, e del Segretario generale Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, all'audizione delle Commissioni riunite Trasporti e Lavoro di questo pomeriggio, sulle condizioni di sicurezza dei lavoratori, con particolare riferimento al settore del trasporto ferroviario, a seguito dell'incidente avvenuto lo scorso 31 agosto presso la stazione di Brandizzo.
Sono tanti i temi e i gravi problemi che anche dopo questa strage non possono non venire a galla. Questioni già affrontate dalle Organizzazioni sindacali e più volte presentate al Governo anche nella nostra Piattaforma unitaria CGIL, CISL e UIL.
Appalti e subappalti, dove il profitto vince a scapito della sicurezza delle persone che lavorano, perché si deve lavorare in fretta per consegnare i lavori in tempo, talvolta addirittura anticipando i tempi pure senza le adeguate misure di sicurezza! Nessuna stazione appaltante può chiamarsi fuori dalla responsabilità. Ed è ancora più preoccupante quando troviamo tutto ciò nella gestione degli appalti della stazione appaltante più grande del Paese, qual è RFI, alla quale sono affidati miliardi di euro del PNRR. Tutto ciò nonostante il Sindacato abbia in questi anni cercato di correggere questo sistema malato.
Decreti attuativi. Ne mancano ancora troppi, tra cui quello del settore ferroviario, a 15 anni dall'emanazione del Testo Unico sulla sicurezza ed è da mesi che, come UIL, lo stiamo denunciando.
Qualificazione delle imprese. Il legislatore si è espresso chiaramente nel D. Lgs 81/2008 ma ad oggi nessun decreto è stato emesso pur essendo completo e forse dimenticato in qualche cassetto da tantissimi anni.
Non possiamo parlare di salute e sicurezza solo quando contiamo i morti. Dobbiamo lavorare assieme e non dividerci. La UIL chiede da tempo l'istituzione del reato di omicidio sul lavoro e una procura dedicata che sappia portare avanti e celermente l'iter di questi gravi infortuni sul lavoro.
Roma, 5 settembre 2023