INDUSTRIA  - Tiziana BOCCHI
Bocchi e Solfaroli: “Contrari a ulteriori processi di privatizzazione di Poste”
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18/09/2024  Sindacato.  

 

 

"La Uil e la Uilposte esprimono la loro netta contrarietà ad ogni processo di ulteriore privatizzazione di Poste italiane. L'approvazione del decreto che consente al ministero dell'Economia di vendere fino al 14% di azioni di Poste italiane è un provvedimento sbagliato e pericoloso. La decisione del governo Meloni rappresenta la svendita di una delle aziende migliori del nostro Paese". È quanto hanno dichiarato la segretaria confederale della Uil, Tiziana Bocchi, e il segretario generale della Uilposte, Claudio Solfaroli Camillocci. 
 
"La scelta del governo - hanno sottolineato i due sindacalisti - non ha nessun contenuto di carattere industriale ed è dannoso e contraddittorio anche da un punto di vista meramente contabile. La svendita di Poste, infatti, non soltanto non allevia il drammatico problema del debito pubblico, ma fa perdere allo Stato italiano una quota significativa dei cospicui dividendi prodotti dall'azienda ogni anno. Questa operazione, inoltre, rafforza ulteriormente i grandi fondi internazionali (BlackRock, Vanguard), già presenti nell'azionariato di Poste, orientandola sempre più verso la speculazione finanziaria e un'ossessiva ricerca del profitto ad ogni costo". 
 
 
"La svendita di Poste italiane, quindi - hanno concluso Bocchi e Solfaroli - è un'operazione pericolosa per i cittadini e i lavoratori, che apre scenari inquietanti sul futuro di Poste italiane. Sono a rischio la capillarità degli uffici postali sul territorio, la tenuta occupazionale, la qualità del lavoro, la stessa unitarietà aziendale. La Uil e la Uilposte, sempre vicini ai cittadini e ai lavoratori, valuteranno ogni utile iniziativa per contrastare questa decisione sbagliata e pericolosa del governo". 
 
 
 
Roma, 18 settembre 2024