"Siamo preoccupati perché la manovra di bilancio affronta la crisi demografica italiana con misure temporanee piuttosto che con interventi strutturali e di lungo periodo. Siamo scettici sull'efficacia degli interventi previsti che trascurano molti nuclei familiari e che difficilmente possono incidere in modo significativo sul calo delle nascite".
È quanto ha dichiarato il segretario confederale della Uil, Santo Biondo.
"La scelta di diventare genitori dipende da una stabilità garantita da un welfare robusto, da servizi educativi accessibili, da politiche del lavoro che sostengano l'occupazione femminile e dalla sicurezza abitativa per i giovani. Inoltre - ha sottolineato Biondo - l'offerta di servizi per l'infanzia è ancora carente, specialmente al Sud e nelle Isole, penalizzando famiglie e bambini in una fase cruciale dello sviluppo. Pertanto, chiediamo un potenziamento dei servizi educativi in modo uniforme su tutto il territorio, con un'attenzione particolare agli obiettivi del Pnrr per accogliere almeno il 33% delle bambine e dei bambini sotto i tre anni entro il 2027. Proponiamo, inoltre - ha proseguito Biondo - l'introduzione di misure permanenti, come i congedi parentali estesi e l'accesso gratuito o agevolato agli asili nido, puntando a un supporto economico continuativo per le famiglie, in linea con quanto avviene in altri Paesi europei. Solo un impegno solido e duraturo - ha concluso Biondo - può sostenere le famiglie italiane e creare le basi per un futuro demografico sostenibile e inclusivo".
Roma, 4 novembre 2024