“Per la Uil, la Legge di Bilancio 2025 è totalmente insufficiente per rispondere alle attuali sfide del Paese e per migliorare le condizioni di vita delle persone”.
È quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo, in sede di audizione presso le commissioni parlamentari riunite bilancio.
“Le politiche in materia di fisco, previdenza, sanità e welfare non garantiscono un reale sostegno alle famiglie e non affrontano i problemi reali del precariato, della povertà lavorativa e delle diseguaglianze territoriali. La conferma del taglio del cuneo fiscale e dell’Irpef a tre aliquote - ha sottolineato Buonomo - che la Uil aveva chiesto venissero rese strutturali, non incrementa il netto in busta paga rispetto a quest’anno. Anzi, la nuova formulazione, che trasforma l’esonero contributivo in una detrazione fiscale, in alcuni casi, determinerà addirittura una perdita”.
“Inoltre - ha proseguito Buonomo - l’aumento delle pensioni minime, di soli tre euro, è incommentabile. La sanità, poi, viene definanziata, si taglia in modo sistematico sui ministeri e sulla spesa pubblica, si incentiva l’evasione, si ignora la piaga dei morti sul lavoro e gli unici investimenti previsti sono quelli del Pnrr. E ancora, l’extra tassa sugli extraprofitti è semplicemente un prestito che verrà restituito entro due anni”.
“Oggi, quindi - ha concluso Buonomo - abbiamo espresso i motivi per cui siamo nettamente contrari a questa manovra e abbiamo spiegato le ragioni per cui abbiamo deciso di avviare la nostra mobilitazione sindacale, che porterà allo sciopero generale del 29 novembre”.
Roma, 4 novembre 2024