“La Corte costituzionale, con la sentenza di ieri, ha picconato la legge sull’autonomia differenziata, considerando illegittime specifiche disposizioni del testo normativo”.
È quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese.
“La sentenza ha messo in evidenza come, pur ritenendo fondamentale il ruolo delle autonomie locali, il nostro ordinamento costituzionale non deve essere improntato al regionalismo competitivo ma - ha evidenziato Veronese - a un sistema istituzionale solido, cooperativo e solidaristico”.
“Aspettando di leggere nel dettaglio le motivazioni dell’Alta Corte, si è messo già in rilievo come l’elevato numero di materie delegate per intero alle Regioni minino alla radice il principio di sussidiarietà, creando 21 ’staterelli’ autonomi. Inoltre - ha proseguito la sindacalista della Uil - come avevamo già segnalato con forza durante l’iter di approvazione della legge, definire i livelli essenziali delle prestazioni delegando il governo ed esautorando di fatto il Parlamento è palesemente incostituzionale”.
“Adesso con il referendum, per il quale sono state depositate 1,3 milioni di firme di cittadine e cittadini - ha concluso Veronese - daremo l’ultima picconata a una legge sbagliata e iniqua per costruire, viceversa, un’Italia unita, più giusta, equa e solidale”.
Roma, 15 novembre 2024