“La decisione della Corte Costituzionale che non ha ammesso a referendum il quesito per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata va rispettata. Adesso la palla passa al Parlamento, che dovrà necessariamente tenere in debita considerazione l’opinione di un milione e trecentomila persone che hanno sottoscritto, in meno di due mesi, il quesito per abrogare una legge totalmente sbagliata che, se applicata così come era, avrebbe aumentato ancora di più le disuguaglianze territoriali e sociali”.
È quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese.
“Ripartendo dall’indicazione dell’Alta Corte dello scorso dicembre, che con la sentenza sulla legittimità aveva dato diverse picconate alla legge, auspichiamo - ha sottolineato Veronese - si possa condividere, tutti insieme, maggioranza, opposizione e forze sociali, un testo che abbia come principio ispiratore un decentramento cooperativo, equo, solidale e non competitivo tra le diverse Regioni. Se così non fosse - ha concluso Veronese - il governo e il Parlamento si assumerebbero una grave responsabilità davanti al Paese”.