“Il salario minimo deve essere ancorato ai trattamenti economici minimi previsti dai contratti collettivi sottoscritti dalle Organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative. Tuttavia, ci sono settori e aree produttive particolarmente vulnerabili, in cui tali accordi non garantiscono, ancora, pienamente il diritto costituzionale a una retribuzione dignitosa. Per questo riteniamo necessaria l’introduzione di una soglia minima legale, complementare alla contrattazione e mai sostitutiva”. È quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo, a seguito dell’audizione presso la Commissione Lavoro del Senato sulla Legge delega in materia di salario minimo.
“Su questa proposta, però, abbiamo delle riserve sia di metodo che di merito. Non è accettabile - ha precisato Buonomo - delegare al governo la regolamentazione di una materia così delicata senza un preventivo confronto con le parti sociali. Nel merito, poi, il concetto di ’contratti collettivi maggiormente applicati’ rischia di premiare accordi firmati da soggetti poco o per niente rappresentativi, a scapito della tutela dei lavoratori e delle lavoratrici. Inoltre, la definizione di ’trattamento economico complessivo’ è volutamente aleatoria e rischia di creare confusione ed eccessiva discrezionalità sulle retribuzioni minime reali. Infine - ha proseguito la sindacalista della Uil - l’idea di differenziare i salari in base al costo della vita nelle diverse aree del Paese richiama, di fatto, le gabbie salariali, accentuando le disuguaglianze territoriali tra Nord e Sud”.
“La Uil propone un approccio diverso, puntando a rafforzare e potenziare la contrattazione collettiva attraverso una legge di sostegno agli accordi interconfederali sulla rappresentanza. Per affrontare davvero le criticità legate ai salari - ha concluso Buonomo - serve un dialogo sociale serio e costruttivo. Solo soluzioni condivise possono garantire retribuzioni dignitose, nel rispetto della Costituzione e dei principi della contrattazione collettiva”.
Roma, 28 gennaio 2025