“La questione delle politiche di inclusione sociale delle persone con disabilità richiede un intervento serio, strutturale e mirato, in termini di risorse e servizi, ma anche un approccio equo e imparziale nella gestione del personale scolastico dedicato al sostegno”.
È quanto ha dichiarato il segretario confederale della Uil, Santo Biondo.
“Il recente provvedimento del Ministero dell’Istruzione e del Merito, che consente ai genitori di confermare insegnanti di sostegno dell’anno precedente, anche se non specializzati, è una misura che rischia di ledere i diritti dei docenti specializzati, penalizzando al contempo gli alunni con disabilità. La loro inclusione - ha sottolineato Biondo - non può essere subordinata a logiche clientelari o a dinamiche familiari che, seppur comprensibili nella loro volontà di continuità educativa, rischiano di compromettere la qualità dell’insegnamento e il diritto alla formazione adeguata agli alunni con bisogni educativi speciali. La scuola pubblica deve garantire un servizio equo e accessibile a tutti, evitando che si creino disparità”.
“Per questo motivo - ha ribadito Biondo - la Uil chiede con fermezza un ripensamento immediato sul provvedimento. Il diritto di graduatoria deve essere rispettato, così come deve essere garantita la presenza di docenti specializzati, attraverso un serio potenziamento della formazione, la stabilizzazione del personale precario e un rafforzamento degli organici”.
“La Uil - ha concluso Biondo - si impegnerà per ottenere politiche serie e strutturali che mettano al centro i diritti degli studenti e la professionalità dei docenti. Servono fondi adeguati e una visione strategica che non trascuri il sostegno alla disabilità nelle leggi di bilancio annuali, per evitare ulteriori disuguaglianze e garantire un futuro equo e dignitoso per tutti”.
Roma, 31 gennaio 2025
