“Con le ultime rilevazioni del sistema di garanzia Lea, il governo ci dipinge un’Italia a due velocità, con un divario sempre più profondo tra le regioni del Nord e quelle del Sud. Siamo di fronte a una situazione che, anzichè migliorare, peggiora continuamente e i numeri parlano chiaro: tredici Regioni raggiungono la sufficienza, con performance eccellenti nel Nord, e ben otto Regioni sono sotto la soglia minima, per prevenzione e cure distrettuali”.
E' quanto ha dichiarato il segretario confederale della Uil, Santo Biondo.
“Nonostante la scivolata della Lombardia, le regioni più virtuose restano quelle del Nord, che riescono addirittura, a “fare cassa” in conseguenza del flusso di pazienti che, in cerca di cure, partono dal Sud e attraversano l’Italia, per una sorta di shopping sanitario e con una spesa che si aggira intorno ai 5 miliardi. E' lo stesso governo a rappresentare questa situazione - ha sottolineato Biondo - ma senza riuscire a dare risposte concrete al problema. Da tempo, la Uil chiede investimenti nella sanità pubblica, risorse per i rinnovi contrattuali e politiche per le assunzioni. L’unica risposta del governo, però, è il silenzio, accompagnata dalla scelta di perseverare in tagli che peggiorano la qualità dell’assistenza e non tengono conto delle difficoltà di migliaia di cittadini”.
“Nel Sud, in particolare - ha ribadito il sindacalista della Uil - ci sono regioni che non raggiungono nemmeno i minimi requisiti per garantire i diritti fondamentali alla salute, che non può essere un privilegio per pochi”.
“E' fondamentale valorizzare i lavoratori del settore e definire un piano straordinario di assunzioni nella sanità pubblica - ha concluso Biondo - per dare qualità e accessibilità ai servizi a tutti i cittadini, da Nord a Sud, senza alcuna distinzione territoriale”.
Roma, 28 febbraio 2025