Un quadro che ritrae il volto sorridente di Luana D’Orazio, la giovanissima operaia, la cui vita fu spezzata da un macchinario della fabbrica di Prato in cui lavorava, è stato donato dalla sua mamma, Emma Marrazzo, al Segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, questa mattina, nella cittadina toscana dove è giunta la Carovana della Uil, che sta girando per il Paese per dire no alla precarietà.
“Ringrazio Emma per il coraggio della sua testimonianza e della battaglia che sta portando avanti per avere giustizia e per essere un segno di speranza per tutti. Abbiamo scelto di celebrare il Primo Maggio proprio a Prato - ha sottolineato Bombardieri- per ricordare Luana e tutte le vittime sul lavoro e per denunciare il fatto che, spesso, i familiari sono abbandonati a loro stessi: un dramma, questo, che si aggiunge alla tragedia. Noi, dunque, vogliamo continuare a batterci perché si arrivi a ’zero morti sul lavoro ’, per rivendicare le misure che servono a salvare vite umane, per sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi e per chiedere alla politica di assumere decisioni conseguenti, a partire da più investimenti su prevenzione e controlli, in particolare sugli appalti a cascata, e fino all’istituzione sia di una Procura speciale sia dell’omicidio per violazione delle norme sulla sicurezza. Su tutto ciò le risposte del Governo, da un lato, e delle Regioni per le loro competenze, dall’altro, sono state insufficienti e parziali”.
Una delle cause degli infortuni è proprio la condizione di precarietà del lavoro e, anche per questo motivo, la Uil ha organizzato l’iniziativa itinerante della Carovana che, con lo slogan “No ai lavoratori fantasma”, da più di un mese, sta attraversando il Paese e che, oggi e domani, fa tappa proprio a Prato.
“Chi è precario, chi è sfruttato, chi non ha contratti o ha contratti pirata - ha rimarcato Bombardieri - non ha diritti, non vive una vita normale, è come se fosse invisibile, un fantasma che non può avere un mutuo, non può acquistare una macchina, o una casa, non può programmare un futuro dignitoso. Una condizione questa - ha concluso Bombardieri- che spesso riguarda giovani in grande difficoltà e che noi, con questa Carovana, vogliamo portare nelle piazze italiane all’attenzione dell’opinione pubblica e della politica”.
Roma, 18 marzo 2025