“Tre morti sul lavoro, tra la sera di ieri e le prime ore di oggi. Qualcuno vuole ancora dirci, o lo vuole dire alle famiglie di quelle tre vittime, che dobbiamo guardare al tasso di incidenza diminuito? Quanto dobbiamo aspettare e quanti lavoratori o lavoratrici dovranno ancora morire perché questa strage, per noi tutt’altro che silenziosa, venga affrontata come emergenza nazionale? “
Lo ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese.
“Se fossero morti insieme, nello stesso sito produttivo - ha rimarcato la segretaria - la notizia sarebbe stata ripresa da tutti. Come se la morte di una sola persona alla volta fosse meno grave, quasi accettabile. Certo non lo è per noi”.
“Crediamo - ha aggiunto Veronese - sia arrivato il momento che le Istituzioni si assumano le proprie responsabilità e che la smettano di accampare scuse o trovare appigli”.
“Tre morti al giorno dovrebbero solo indignarci. Attendiamo un segnale da Palazzo Chigi. Noi - ha concluso Veronese - siamo pronti al confronto”.
Roma, 25 marzo 2025.