“Secondo i dati appena pubblicati dall’Inail, in questi primi due mesi del 2025, i morti sul lavoro sono stati 138, 19 in più rispetto allo stesso periodo del 2024. Questi tragici eventi sono una sirena d’allarme di quelle rumorose, perché mostrano come manchino, nel nostro Paese, misure concrete per prevenirli”.
È quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese.
“La salute e la sicurezza sul lavoro sono diritti fondamentali dei lavoratori e delle lavoratrici, sanciti anche dalla Costituzione, e come tali - ha sottolineato la segretaria - devono essere garantiti. Questi infortuni mortali potevano essere evitati con misure di prevenzione mirate come la formazione, la manutenzione delle attrezzature e la messa in atto di procedure di sicurezza adeguate”.
“Serve un impegno collettivo di Istituzioni e parti sociali che - ha concluso Veronese - non è più rinviabile. Palazzo Chigi se ne renda conto una volta per tutte e attivi tavoli concreti di confronto”.
Roma 4 aprile 2025
