“È passato un anno dalla strage alla centrale di Bargi, sul lago di Suviana, in cui sette lavoratori persero la vita. Per quanto siano comprensibili le difficoltà delle indagini in un simile contesto, non è, invece, comprensibile che le famiglie delle vittime siano ancora lontane dall’avere risposte”.
Lo ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese.
“Dopo tutti questi mesi - ha spiegato la segretaria - i piani interrati della centrale sono ancora sommersi a parecchi metri sott’acqua. La procura ipotizza i reati di disastro colposo, omicidio plurimo e lesioni gravi, ma al momento non ci sono indagati”.
“Purtroppo, nel nostro Paese si dimentica in fretta. Ecco perché - ha concluso Veronese - vogliamo sfruttare la ricorrenza di oggi per mantenere acceso il riflettore su questa strage: una luce per la quale continueremo a lottare finché quelle famiglie, quella comunità, non avranno le risposte che chiedono con tutta la loro disperazione”.
Roma, 9 aprile 2025